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La piccola strega e la fiamma perpetua (I)

![]() | Name | La piccola strega e la fiamma perpetua (I) |
Type (Ingame) | Oggetto missione | |
Family | La piccola strega e la fiamma perpetua | |
Rarity | ![]() ![]() ![]() ![]() | |
Description | La rilegatura è elegante, ma il contenuto è scritto interamente a mano. A giudicare dalla grafia, gli autori sono multipli. "Non preoccuparti troppo di COSA stiamo scrivendo, l'importante è che la copertina sia magnifica! È l'unico modo per dare l'impressione di essere di fronte a un capolavoro". |
Questa storia narra di una piccola strega e del suo viaggio alla ricerca della "fiamma perpetua". Tutto comincia nella parte più occidentale del continente magico, dove una giovane strega stava sostenendo l'esame finale per diventare una "strega certificata". Come da tradizione, bastava superarlo per qualificarsi come strega di professione. L'esame richiedeva un gran numero di sorteggi, e i risultati erano completamente aleatori, il che portava a svariati incidenti. Ma il continente della magia, su questo, era assolutamente inamovibile: le tradizioni andavano seguite e, che ci crediate o meno, la regola dei sorteggi vigeva fin dai tempi più antichi! Esiste una legge, nel mondo esterno, conosciuta come la "Legge di Morphy". È così che si scrive, no...? Comunque! Secondo questa legge, se ti preoccupi che possa accadere qualcosa di brutto, allora è molto probabile che accadrà davvero. E infatti, fu così che la piccola strega ricevette una sorpresa tutt'altro che inaspettata! Alcuni dei compiti dati alle piccole streghe erano piuttosto semplici: si andava dal sintetizzare la soluzione finale nel mondo materiale, alla Pietra filosofale, al trovare il percorso verso un universo parallelo, o magari allo scovare un grimorio scomparso durante un'antica guerra magica... Cose di questo genere, insomma. Ma alla nostra protagonista principale capitò un compito tremendo, fuori da ogni grazia: trovare la "fiamma perpetua". Magari la sua onorabile insegnante avrebbe potuto darle un'opinione in merito? La sua insegnante si stava godendo un piacevolissimo tè con le sue amiche, quando si ritrovò a dover consolare la sua allieva. "Probabilmente è perché il fato ha in serbo per te grandi cose: sei destinata a diventare una grande strega, per questo il tuo compito è più difficile degli altri. Dopotutto, non c'è nulla di più interessante dei misteri insoluti!" "Sul serio?" "Certamente. Quando tornerai, ti accoglierò con uno splendido tè, uno ancora più buono di questo!" Le amiche dell'insegnante si rivolsero a quest'ultima sussurrando: "Suvvia, non ti sembra di esagerare? Ti sei inventata quella domanda perché non ti andava di pensarne una decente. Se una cosa del genere esistesse davvero, staremmo già usando le macchine a moto perpetuo, non credi?! Potevi farti venire in mente qualcos'altro... Chessò, chiederle di dimostrare la Grande Teoria Unificata sulla base della Teoria dell'Electrolievità Unificata". "Oh, non temere! La vita è colma di grandi bugie", rispose l'insegnante senza il minimo accenno di vergogna. "E poi, nelle mie parole non c'era alcuna menzogna. Io so per certo che la 'fiamma perpetua' esiste. Quella stella sfolgorante... Uhm. Un momento, quand'è che l'ho vista? Non ricordo proprio". L'insegnante si voltò di scatto verso la sua allieva e riprese a parlare: "Ahem! Dato che la tua prova è particolarmente ardua, avrai a disposizione il triplo del tempo per portarla a termine! Eheh, faccio il tifo per te!" |
La piccola strega e la fiamma perpetua (II)

![]() | Name | La piccola strega e la fiamma perpetua (II) |
Type (Ingame) | Oggetto missione | |
Family | La piccola strega e la fiamma perpetua | |
Rarity | ![]() ![]() ![]() ![]() | |
Description | "Hai superato la metà ma non hai fatto mezzo progresso con la trama! Perché pensi solo all'ambientazione?!" "Ma cosa vuoi saperne tu? E poi, l'ambientazione non c'entra niente, si tratta di delucidare le scienze naturali e altre discipline!" |
Era notte nel cuore della foresta. La piccola strega volava a cavallo della sua scopa sotto la luna color verde sangue. In astrologia, il verde sangue era considerato un simbolo di grandi cambiamenti, anche se era impossibile sapere per certo se fossero stati positivi o negativi. ...In realtà, quella tonalità simboleggia la razza dominante di questo mondo, i Nefilim. In quanto progenie di dèi e umani, anche il loro sangue era una confluenza del sangue rosso dell'umanità e del sangue dorato divino. E, a dirla proprio tutta, il chiarore verde della luna era dovuto alla composizione fisica di quest'ultima, alla distanza con il suo satellite, alla dispersione atmosferica e ad altri fattori. A ogni modo, la piccola strega stava volando a cavallo della sua scopa sotto la luna color verde sangue quando, a un certo punto, incontrò una giovane donna che sosteneva di essere una "chiromante". "Vorrei tanto diventare il famiglio di una strega", disse la giovane donna. Tuttavia, prima di considerare la sua proposta, la piccola strega pose questa domanda: "I chiromanti sono in grado di leggere tra le matasse del destino?" Così, la chiromante le spiegò i principi che sottostanno a questo genere di pratica. In parole povere, funziona in questo modo: Nel nostro mondo, le stelle sono i filamenti celesti a cui gli esseri umani sono legati. In altri mondi, invece, gli studi astrologici hanno come oggetto le energie eclittiche del sole, le volontà dei governanti planetari e delle schiere celesti, le energie dei satelliti e delle lune, le interferenze energetiche degli astri più remoti e l'energia oscura che pervade il nero cosmo. Ovviamente tutte cose esercitano una qualche influenza anche sul nostro pianeta, ma vengono ampiamente mitigate da un colossale manto celeste. Pertanto, l'astrologia degli altri mondi è ben più astratta di quella che pratichiamo noi. A tal proposito, gli altri pianeti si riferiscono ai corpi celesti effettivi come "Archon" e a quelli teorizzati come "virtuali". Il pianeta su cui abitava la piccola strega non faceva eccezione. In effetti, anche noi definiamo "Archon" le volontà provenienti dal cielo. Di solito sono pianeti che possiedono forme di vita senzienti e sono in numero di sette, ed è per questo che vengono chiamate "sette Archon". In quanto a quelle virtuali, il loro numero varia tra una, due e quattro. Il pianeta su cui si trovava la piccola strega era probabilmente uno di quelli, e il tratto "virtuale" che lo distingueva era il "sole oscuro". Essenzialmente, gli astrologi e i divinatori calcolano il peso del manto celeste, del cosmo e dei corpi celesti "Archon" e "virtuali", e da quello deducono gli orientamenti di sviluppo individuali di ciascun mondo. Il peso relativo del manto celeste sul nostro pianeta è decisamente considerevole, e per questo possiamo ottenere risultati molto precisi con sforzi relativamente modesti. Ma nel mondo in cui si trovavano la piccola strega e la chiromante c'era bisogno di calcolare l'intera formula. Finito di ascoltare la spiegazione, la piccola strega rimase molto colpita dalle conoscenze e dalle tecniche della chiromante. Ora potevano tornare al discorso precedente. Essere il famiglio di una strega significava condividerne la magia, tramite cui era possibile scrutare in un numero di destini ancora maggiore. D'altro canto, diventare un famiglio poteva avere anche degli effetti collaterali, ed era difficile prevedere quali sarebbero stati. Sì! Era proprio questo il significato della luna verde sangue: grandi cambiamenti di cui è impossibile discernere l'esito. Visto come torna tutto? Non era una divagazione! "È un peccato, io non sono ancora una grande strega. Non sono in grado di prenderti come mio famiglio", disse la piccola strega. "Conosco un modo alternativo per siglare un contratto con le streghe. Sembra che dovremo ricorrere a quello", disse la giovane donna. In quella notte baciata dalla luna color verde sangue, per puro caso, si teneva anche il Sabba notturno delle streghe. A tal proposito, il Sabba notturno era un'antica cerimonia proibita. Secondo la leggenda, era un momento in cui i poteri magici delle streghe raggiungevano il culmine. Si organizzavano rituali segreti, si offrivano sacrifici e si facevano ardere falò per tutta la notte. Nella parte più occidentale del continente magico si trattava di una tradizione ormai dimenticata ma, per qualche motivo, era stata ripresa nelle profondità delle foreste. Normalmente, si trattava di un evento a cui potevano prendere parte solo le grandi streghe o le figure ancor più eminenti, e solo loro potevano estendere l'invito a parteciparvi. Nella pratica, però, la partecipazione a questi Sabba era direttamente connessa allo stato amoroso o civile di ciascuna strega. In ogni caso, per qualche ragione, l'astrologa sembrava conoscere bene le usanze delle streghe, mentre la piccola strega sapeva poco o nulla di ciò che riguardava la sua interlocutrice. Sia come sia, decisero di recarsi al Sabba notturno, anche solo per placare l'ansia della piccola strega per non essere riuscita a trovare la "fiamma perpetua". Sotto la luna verde sangue, le grandi streghe danzavano attorno al fuoco. La piccola strega e la giovane astrologa si nascosero tra le ombre degli alberi, le cui chiome crescevano così folte da far impallidire finanche le nuvole più dense, e nemmeno il fuoco più intenso sarebbe stato in grado di illuminarle. "Dobbiamo solo aspettare che l'antica e proibita notte di baldoria volga al termine, quando le prime luci dell'alba si faranno strada nel cielo e le grandi streghe se ne saranno andate. Nelle braci ingrigite troveremo una fiamma inestinguibile. Quando un mortale prende tale fiamma e la porge in offerta, il suo valore è uguale a quello di un contratto siglato con una strega", disse la giovane donna. "E questo metodo funziona sempre?", chiese la piccola strega. "A volte capita che le streghe rifiutino di stipulare il contratto, ma loro adorano i medium spirituali, e personalmente non ho paura di diventare una creatura terrificante", rispose la giovane donna con voce colma di aspettativa. "Ma quindi, non sarà questa la 'fiamma perpetua'?" Nella mente della piccola strega si insidiarono pensieri oscuri. "E se provassi a impossessarmene?" Così, sotto il chiarore della luna color verde sangue, le grandi streghe cantavano... "Se una strega di ogni cosa ha facoltà, nessuna causa di mestizia il mondo più vedrà. A proficua conclusione la nostra festa è giunta. Ma la storia non è qui che si concluderà, e da oggi e per sempre ogni notte a noi apparterrà". Mentre ascoltava celata tra le ombre, la piccola strega si sentì sopraffatta da un senso di vergogna, e temeva che tra quelle grandi streghe e figure ancor più eminenti ci potessero essere anche la sua insegnante, la direttrice, gli altri istruttori e chissà chi altro. Conosceva tutti i membri della sua scuola, ed era certa che non ci fosse alcun volto familiare. A tale proposito, anche se la scuola dove studiava aveva regole molto indulgenti nei riguardi di insegnanti e allievi, gli studenti appartenenti alla medesima fascia d'età venivano comunque valutati fra di loro. Allievi di insegnanti diversi erano autorizzati a interagire al di fuori delle lezioni. La creazione di questo sistema era riconducibile all'ascesa delle streghe occidentali avvenuta molto tempo prima. Le streghe non si facevano problemi a scambiarsi incantesimi e rituali segreti per reciproco vantaggio, e fu proprio questo a permettere la loro rapida ascensione al potere. Ovviamente, l'organizzazione a cui apparteneva la piccola strega era una diretta derivazione di quelle streghe occidentali. Sia chiaro, inoltre, che questi dettagli non li ho aggiunti in seguito solo perché mi ero dimenticato di approfondire il contesto narrativo. Ma torniamo alla storia. La streghetta si rivolse alla chiromante: "Giacché abbiamo questa occasione, allora cogliamola al volo! Quando sorgerà l'alba, prendi quel fuoco. Se la sfortuna vorrà farti diventare un mostro, ti darò una fine rapida e indolore". Per commemorare questa amicizia, la giovane donna diede la sua preziosa sfera di cristallo alla piccola strega. "Questa sfera percepisce la gioia di tutti i sentieri predestinati conosciuti, e il suo cuore si spezza per tutte le tragedie non rivelate. Se mai ti sentissi perduta, chiedile di farti da oracolo!" In effetti, questa sfera di cristallo nasconde una certa storia. In pratica... |
La piccola strega e la fiamma perpetua (III)

![]() | Name | La piccola strega e la fiamma perpetua (III) |
Type (Ingame) | Oggetto missione | |
Family | La piccola strega e la fiamma perpetua | |
Rarity | ![]() ![]() ![]() ![]() | |
Description | Appaiono misteriose parole scritte a mano prima del testo principale: "È raro che R abbia le facoltà mentali per scagliare incantesimi. È davvero il caso che sprechi il poco di lucidità che le resta scrivendo queste parole?" "Non preoccuparti. Per una strega questa è la cosa più importante". |
Durante i suoi viaggi, la piccola strega incontrò un gruppo di persone che si preparava a uccidere dei re demoni. Decise di unirsi a loro nell'impresa. Gli altri membri le dissero: "Più re demoni sconfigge, più il potere di una strega aumenta". In effetti, era proprio così. A un certo punto, incontrarono un re demone imitatore. Dopo quell'intera faccenda, la piccola strega prese l'abitudine di scrivere una "Cronaca di sterminio del re demone" ogni volta che ne cacciava uno. Incontrarono il re demone imitatore in una vecchia casa fatiscente. All'inizio, nessuno sapeva cosa stesse accadendo, e si pensava che quel posto fosse semplicemente pieno di muffa. Dopo aver inalato le spore di muffa, i membri del suo gruppo si trasformarono rispettivamente in un robot antico dall'aspetto grossolano (che la piccola strega trovava immensamente brutto e per niente all'altezza delle arti alchemiche), una bellissima fanciulla (questo membro era originariamente un uomo, il che portò inizialmente la strega a chiedersi se non si trattasse di un'inversione di ermafroditismo biologico sequenziale) e un pirata (riguardo a questo, la strega non sapeva proprio cosa pensare). Dopo qualche tempo, tutti i membri della squadra svilupparono disturbi d'identità. Considerato che i suoi tre compagni sembravano appartenere alla stessa specie, era strano che ciascuno di loro mostrasse una natura così diversa, pur avendo tutti sintomi molto simili. La piccola strega scoprì che la muffa era dotata di una coscienza propria, oltre che di un potere che permetteva alle forme di vita simili di trasformarsi in ciò che ritenevano ideale. La streghetta non aveva subito modifiche perché era già molto soddisfatta di sé stessa. Decise di sperimentare le speciali proprietà di quella muffa. Provò a ingerirne un campione, e lo ritenne commestibile e privo di effetti collaterali. Il termine "muffa" forse non era del tutto corretto ma, dato che anche la muffa tipica del formaggio blu era commestibile, decise di continuare a usarlo. Una cosa interessante era che, se si provava a tagliarne un pezzo, gli altri filamenti di muffa sparivano immediatamente. Poteva essere un segno di una forma rudimentale d'intelligenza collettiva. Per facilitare ulteriormente la comunicazione, la piccola strega decise di trasformarsi lei stessa in muffa... E così fece. A quanto pare, la colonia di muffa emetteva solo strani segnali biologici che andavano decifrati. Dopo ripetute osservazioni, sembrava che il livello di intelligenza collettiva della muffa fosse inferiore a quanto si aspettava. Alla fine, la muffa si autodistrusse. La piccola strega aveva decifrato i suoi metodi di comunicazione e, a quanto pare, nel vedere la piccola strega assumere una forma identica alla sua, la colonia era andata incontro a una dissonanza tra autopercezione e autodissociazione. I segnali che emetteva avevano in effetti un contenuto speculativo e filosofico: "Cosa sono io, e chi sono io?" La sua intelligenza era di gran lunga superiore al previsto. I suoi amici erano guariti, e dissero alla piccola strega che la muffa era proprio il re demone imitatore: apparteneva alla stessa classe tassonomica dei comuni re demoni, ma non al medesimo ordine. Era un vero peccato: le sarebbe piaciuto studiarla ancora e raccogliere qualche dato in più. In seguito, incontrarono un re demone dalle sembianze di un tamia, di cui aveva già sentito parlare dai suoi compagni. Era classificato come appartenente allo stesso superordine di un normale re demone, ma era parte di un grandordine diverso. Il re demone tamia aveva un aspetto decisamente feroce, e la piccola strega sospettava che quell'atteggiamento così aggressivo derivasse da comportamenti acquisiti durante il periodo di gestazione e di allevamento della prole. Penetrando nella sua vecchia tana, scoprirono che era un esemplare maschio. Lì, uno dei loro compagni venne mangiato. Alla fine dei conti, aveva solo un pessimo carattere. La piccola strega decise di riferire i risultati dell'indagine al fine di evitare ulteriori tragedie. Provarono a nutrire il re demone tamia con dei semi per stanarlo. Nel farlo, però, un altro compagno perse la vita. A quanto pare, quella creatura non era per niente vegetariana. Dato l'andazzo, intuendo che sarebbe stato il prossimo a restarci secco, l'ultimo compagno della piccola strega si diede alla fuga. Era un'induzione logica incompleta: tanto il processo quanto la conclusione erano sbagliati. Alla fine, la piccola strega usò della carne di cinghiale di prima scelta per attirare il re demone tamia in trappola. Il grasso e il pelo della creatura la rendevano resistente al fuoco e al gelo. Anche se non ne aveva mai dissezionato uno, i risultati indicavano che aveva degli organi che gli permettevano anche di respirare sott'acqua. Tuttavia, la respirazione aerobica sembrava comunque necessaria, pertanto riuscì a sbarazzarsene usando un vuoto d'aria completo. Molti re demoni sembravano assai potenti, ma avevano tutti un punto debole. È un principio che si applica a tutte le forme di vita alchemiche. Alla fine, la piccola strega dovette affrontare un re demone comune, un grande esponente dell'ordine dei primati. |
La piccola strega e la fiamma perpetua (IV)

![]() | Name | La piccola strega e la fiamma perpetua (IV) |
Type (Ingame) | Oggetto missione | |
Family | La piccola strega e la fiamma perpetua | |
Rarity | ![]() ![]() ![]() ![]() | |
Description | Appaiono misteriose parole scritte a mano prima del testo principale: "Per la grande Tsaritsa, come fanno a esserci tutte queste trame irrisolte? Per favore, abbiate pietà di queste vecchie ossa". |
E così, la piccola strega trovò il grande re demone. Come di certo ricorderete, uccid... cioè, sconfiggere un gran numero di re demoni permette a una strega di diventare sempre più forte. E infatti, la piccola strega era ormai diventata incredibilmente potente! Il grande re demone non poteva nulla contro di lei. "Sei davvero in grado di uccidere un essere dall'aspetto umano e dotato di intelligenza?!", urlò il grande re demone preso dalla disperazione. "Non hai tutti i torti. Non ho intenzione di farti proprio niente", disse la piccola strega. "Il mio obiettivo è sempre stato trovare la 'fiamma perpetua', e non l'ho mai dimenticato. Studiare, osservare e sconfiggere i re demoni non è mai stato finalizzato a quell'obiettivo, ma mi ha permesso di raggiungere un livello di potenza basilare". Dopodiché, usò... Chiedo scusa, non so niente di magia e misticismo... una tecnica superincredibile e potentissima per vincolare il grande re demone, e lo portò con sé nella grande città più vicina. Essendo lei un'apprendista tra le streghe occidentali venuta per sostenere un esame, aveva ovviamente delle credenziali che provavano la sua identità, con le quali era riuscita ad attraversare facilmente i vari regni mortali. Essendo inoltre estremamente difficili da falsificare, le avevano anche evitato che la gente elaborasse le solite storielle banali su di lei. Tutto ciò mise il sindaco della città in una situazione spinosa (ah, già, forse è il momento giusto per accennarvi che questa nazione era vagamente confederata, ed essendo questa persona un sindaco, non possedeva nessun titolo aristocratico o ereditario), poiché occuparsi di quel grande re demone era un'impresa non da poco. Come ricorderete, la razza dominante su questo pianeta erano i Nefilim, un ibrido tra umani e dèi. Bene! Dovete sapere che la razza del grande re demone apparteneva alla classe dei re demoni, e questo faceva di lui un tipo di Nefilim. Ovviamente, in quanto razza dominante, i Nefilim erano di gran lunga più forti dei comuni esseri umani, e siccome in questo contesto esistono ibridi tra umani e dèi, vuol dire che esistono anche degli dèi. Facciamo un piccolo passo indietro: i Nefilim avevano anche un certo grado di immunità legale. Se non uccidevano più di cinque umani, non erano vincolati alle leggi dei mortali, e dovevano essere rimpatriati nelle terre dei Nefilim. Questo specifico grande re demone, però, aveva soltanto rubato e mangiato diverse migliaia di cinghiali e polli. La faccenda, quindi, si trasformò rapidamente in una questione diplomatica e politica. Ovviamente, il sindaco avrebbe potuto dare la colpa alle streghe occidentali ma, così facendo, avrebbe offeso tutte le streghe del continente. Inoltre, il sindaco era anche un buon amico della piccola strega, e non avrebbe mai fatto nulla per danneggiare l'organizzazione delle streghe nella sua interezza. Applicando un po' di retorica diplomatica e alcune politiche concilianti, senza farsi mancare una spiegazione dei pro e dei contro, il grande re demone catturato accettò che la punizione venisse inflitta al colpevole. Il che significava che ora la sua ira era focalizzata esclusivamente sulla piccola strega. Ma lui non era in grado di sconfiggerla, così la vicenda non poté che concludersi lì. A questo punto, spero che tutti voi vi ricordiate ancora di quella sfera di cristallo. Ora, poiché i suoi obiettivi erano diventati parecchio confusi, la piccola strega decise di estrarla e scrutare al suo interno. |
La piccola strega e la fiamma perpetua (V)

![]() | Name | La piccola strega e la fiamma perpetua (V) |
Type (Ingame) | Oggetto missione | |
Family | La piccola strega e la fiamma perpetua | |
Rarity | ![]() ![]() ![]() ![]() | |
Description | Più che scritte, sono scarabocchi. Forse l'autore non scrive molto, o forse gli è successo qualcosa. |
Un volto familiare apparve nella sfera di cristallo. "È la tua insegnante di magia che ti parla. L'esame è terminato. Non hai ottenuto la tua licenza di stregoneria". |
La piccola strega e la fiamma perpetua (VI)

![]() | Name | La piccola strega e la fiamma perpetua (VI) |
Type (Ingame) | Oggetto missione | |
Family | La piccola strega e la fiamma perpetua | |
Rarity | ![]() ![]() ![]() ![]() | |
Description | "È davvero necessario scrivere tutto questo, in un momento del genere?" "Orbene, lascia fare a me. Le occasioni per tornare in questo mondo sono più rare che uniche. Alice avrebbe pensato la stessa cosa: se non continuiamo, allora nulla avrà avuto senso". |
La piccola strega si precipitò a incontrare la sua insegnante. Voleva chiederle perché l'esame si fosse concluso in quel modo e non le fosse stato permesso di diventare una strega. Era pronta a lanciare a terra tutto quello che le fosse capitato a tiro! Anche se, com'è ovvio, avrebbe lanciato solo gli oggetti che potevano resistere alla caduta e che riusciva effettivamente a sollevare, evitando accuratamente la tazza da tè preferita della sua insegnante; ma la piccola strega era più che disposta a rinunciare alla sua seconda tazza preferita, pur di dimostrare la gravità della situazione: se l'era comprata da sola, ovviamente, non era un regalo dei suoi amici. Dopotutto, lei considerava i doni degli amici preziosi tanto quanto gli amici stessi, e non li avrebbe mai usati come vittime sacrificali in un suo scatto d'ira. "Octavia è tornata. Va' a trovarla." Queste furono le placide parole che la sua insegnante le rivolse appena si incontrarono di nuovo. In un istante, le emozioni che la piccola strega aveva accumulato, preparato, fermentato, pianificato e ripassato migliaia di volte scomparvero. Octavia era una sua buona amica, nonché amica dell'anziana strega leggendaria. La sua casa era stata distrutta ma, poiché le mancava il coraggio di reagire, si era votata a una vita da raminga. Aveva visto molti mondi e raccontato alla piccola strega svariate storie sul cielo al di là del cielo. "L'intero cosmo sta per morire. Le cose hanno raggiunto il culmine non molto tempo fa, ma presto finiranno per precipitare". Octavia sedeva in un cortile baciato dalla luce del sole, versando del tè nelle tazze che lei e la piccola strega amavano di più. La piccola strega tirò su una sedia e ci si sedette. "Sei tornata così all'improvviso", disse. "Non abbiamo nemmeno preparato una sedia per te. Probabilmente ora sei seduta sulla sedia della strega anziana". "Molte stelle che attraversano il cosmo si sono spente", disse Octavia. "Non ho idea di quanto tempo rimanga, quindi volevo tornare per rivederti". "È per questo che la mia insegnante e gli altri hanno interrotto tutti gli esami da strega? Perché sei tornata e gli hai detto questa cosa?", chiese la piccola strega. "Forse. In un mondo del genere, ogni cosa perde di significato, quindi non c'è più alcun bisogno per te di diventare una strega". "Allora non mi serve che mi arrabbi ancora con la mia insegnante", commentò la piccola strega. "Ma ti arrabbierai con me? Ti ho fatto perdere la possibilità di diventarne una", domandò O. "Se questa volta te ne andrai e non tornerai più, lo farò eccome", rispose la piccola strega. "Vado nella tua stanza a prenderti la sedia". "Posso sempre sedermi sulla sedia della strega anziana, no? Tanto ormai è troppo vecchia per alzarsi e sedercisi lei". "No che non puoi! Quella sedia appartiene a lei, proprio come la tua appartiene a te", la rimbrottò la piccola strega. "Ognuna ha la propria sedia. Così, anche se qualcuna di noi non è presente, i suoi ricordi possono sedercisi sopra. Non possiamo assolutamente prendere le sedie sbagliate..." Octavia sorrise rassegnata. Per scusarsi con la piccola strega di aver interrotto il suo esame, volle rivelarle una notizia. Le disse che... "La 'fiamma perpetua' esiste davvero. E per trovarla, devi..." |
La piccola strega e la fiamma perpetua (VII)

![]() | Name | La piccola strega e la fiamma perpetua (VII) |
Type (Ingame) | Oggetto missione | |
Family | La piccola strega e la fiamma perpetua | |
Rarity | ![]() ![]() ![]() ![]() | |
Description | La rilegatura è elegante, ma il contenuto è scritto interamente a mano. A giudicare dalla grafia, gli autori sono multipli. "Ho già scoperto a cosa serve scrivere... A dirti che vorrei tanto averti qui con me". |
Assalita dalle onde del tempo, attraversando il vortice dove convergono innumerevoli causalità, spezzando innumerevoli fili della trama, si perse tantissime cose. Persino la cerimonia d'addio della grande strega che tanto ammirava si concluse in solitudine, senza che lei potesse parteciparvi. In ogni caso, la piccola strega aveva superato sfide e paradossi di ogni genere, prima di presentarsi davanti all'anziana strega. A dirla tutta, non pensava ci fosse molto da dire riguardo alle vicende che aveva vissuto, né che occorresse versare così tanto inchiostro in merito all'accaduto. Alla fine, ciò che più importava davvero era il tè della strega e il suo obiettivo finale. In realtà, l'aveva già visto prima che il suo viaggio avesse inizio. In un cielo oscuro come il carbone (o forse come una caverna, tanto sappiamo che non c'è alcuna differenza tra le due cose), c'era una stella che emanava un tenue bagliore, resistendo all'oscurità del mondo che avanzava da ogni angolo. Mentre la luce dell'universo si attenuava sempre più, e le stelle e gli astri conosciuti come soli si spegnevano uno dopo l'altro, tutti furono concordi nel chiamarla "Stella dello Scorpione". La piccola strega ricordava di averne sentito parlare durante il tè delle streghe, ma a parte il nome non ricordava nient'altro. A ogni modo, la giovane si presentò di fronte all'anziana strega, che era in realtà la Stella dello Scorpione, la quale ancora ardeva malgrado fosse quasi giunta la sua fine. Il suo fuoco, però, era ormai molto debole, poco più che una flebile fiammella. La piccola strega le prese la mano, divenuta scarna e fragile come un ramo secco. Si ricordò che un tempo anche l'anziana strega era stata giovane come lei, con mani tenere e pallide che reggevano eleganti tazze da tè. Quelle stesse mani avevano compiuto un gran numero di sortilegi, alimentando le fiamme di molti mondi. La piccola strega disse: "Sembra che nessuno voglia che la fiamma si spenga, questo l'ho capito. Non c'è nulla da fare. L'ultima volta che ci siamo dette addio, e c'era anche lei lì con noi, tutte dicevano che le streghe che vivono a lungo tendono a perdere molte cose, con il passare degli anni. Che vita, morte, amore e odio cessano di avere significato. Ma questo non è vero. Quelle erano solo parole di conforto per le compagne che se ne sono andate prima di loro. Le streghe, in realtà, custodiscono ogni singola fiammella, anche la più fioca, e ogni luce che risplende in questo mondo oscuro e privo di speranza. Custodiscono persino le ombre prodotte da quelle fiamme. Spesso diceva di non essere alla nostra altezza, ma io l'ho sempre ritenuta la strega più carina e potente tra noi. Diceva di non averci lasciato abbastanza, ma le storie di cui ci ha fatto dono contengono mondi a non finire. Potranno trascorrere centinaia o migliaia d'anni, ma anche se l'apocalisse da cui una certa strega astrologa ci ha messe in guardia si abbattesse su di noi, anche se tutte le streghe dalla lunga vita dovessero lasciarci, la piccola luce di cui risplendono quei piccoli mondi non smetterà mai di brillare. Sì. Lei era la strega più grande di tutte, e mi mancherà tanto. Addio". La strega anziana non rispose, poiché ormai non ne restava altro che un guscio vuoto, non diverso da tutti quelli che la piccola strega aveva già incontrato nel corso delle sue avventure. Erano addirittura fatti dello stesso materiale, con l'unica differenza che questo effondeva la luce di una minuscola fiamma. Così, la piccola strega prese la fiamma che aveva bruciato la strega anziana e partì per il suo viaggio verso casa. Questa storia termina qui, ma non le avventure della piccola strega, poiché aveva già deciso di portare la fiamma della strega anziana in tutto l'universo, al fine d'illuminare ogni angolo del tempo. |
Missive Windspear is a good choice in my opinion, although it is an event weapon. Deathmatch is als...