Secondo la leggenda, nelle profondità delle montagne della Vallata Chenyu, dove prosperano i fior di loto e i gigli di giada, quando piove o si alza la nebbia all'alba e al tramonto, emergono saltuariamente le ombre del passato.
Secondo gli anziani del villaggio, coloro che abitavano sul Monte Lingmeng, un tempo veneravano molte creature soprannaturali e camminavano al fianco degli spiriti anziani delle fate, degli uccelli e delle bestie all'interno della montagna selvaggia. Ma in quella guerra caotica che scosse la terra mille anni prima, quelle creature, le fate e gli antichi abitanti scomparvero. Nonostante ciò, le montagne ne conservavano con affetto il ricordo nelle linee geomantiche, e così, a volte, riappaiono all'alba o di notte, quando nebbia e pioggia ricoprono la terra.
A volte, gli erboristi e gli artigiani di giada si perdono nella nebbia e incontrano queste ombre solitarie. Secondo gli anziani del villaggio, un incontro con gli antichi caduti è spesso un presagio di sventura, un segno di un disastro inaspettato. Le linee geomantiche, che hanno accumulato e accumulato fino a trasformarsi in tumori, riesumano dal passato antichi rimpianti e miserie, ed è per questo che pioggia e nebbia persistono. Ed è anche per questo che gli abitanti delle montagne evitano entrambe come se fossero una piaga, per evitare di rimanere invischiati nello spirito di quelle antiche sofferenze.
Tuttavia, dopo che Rex Lapis terminò la sua grande opera di pacificazione delle montagne e del mare, gli ispettori territoriali dal Porto di Liyue si avventurarono nella nebbia e nella pioggia, disturbando i sogni antichi... Ma questa è un'altra storia. |
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