La chanson d’Érinnyes (II)

La chanson d'Érinnyes (II)
La chanson d'Érinnyes (II)NameLa chanson d'Érinnyes (II)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, La chanson d'Érinnyes
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DescriptionLa storia di come i Cavalieri di ogni regione si allearono per offrire la propria forza a Érinnyes, per sventare i piani d'invasione dei Capitoliani.

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Capitolo 6
Parte 9
Come i cavalieri di ogni regione si unirono per dare man forte a Érinnyes e si opposero ai piani di invasione dei Capitoliani.

Quando ser Agricane ebbe terminato, il Cavaliere Drest, abile arciere e principe di Lyonnais, fu il primo a parlare e a esprimere il suo pensiero:
"L'armonia e la ricchezza che l'erede al trono di Vivarium ci ha assicurato non sono altro che menzogne, la sua promessa è un mero inganno.
Cavaliere Érinnyes del Lagoluce, una persona tanto saggia e nobile non dovrebbe farsi raggirare da simili fandonie.
Sappia che queste parole sono come una freccia avvelenata dalla punta d'oro. Quanto più è bella a vedersi, tanto più grande è il dolore che arreca."

La sua leggiadra compagna, la signora delle vele azzurre, Adsiltia, ovvero "figlia dei ghiacci", parlò subito dopo:
"L'erede al trono di Vivarium è il più meschino dei traditori. Che sia riuscito a condurre un congresso in armonia con Boethius lascia a dir poco sconcertati.
Cavaliere Érinnyes del Lagoluce, poco importano le sue ragioni, non possiamo permettere che i Capitoliani nuocciano ai buoni e ai giusti.
La prego, prenda una decisione quanto prima e affronti in battaglia la corte dei Capitoliani. Le nostre anime non conosceranno salvezza se dovesse piegarsi.
Che il male si dissolva come rugiada al sole. Che gli empi e gli iniqui vengano scacciati da questo mondo.
Allora si canterà della sua saggezza, poiché chi osa spargere sangue sarà ricordato dalle genti afflitte."

E così, ser Naimes, ser Tuplin e tutti gli altri nobili cavalieri si dissero pronti a combattere.
Érinnyes, consapevole della loro devozione, li ringraziò con sincera gratitudine. Poi incontrò il musico di Re Remus e gli disse:
"Nobile emissario, informa Re Remus che nessuno di noi è tenuto a inchinarsi dinanzi a un monarca.
La Signora delle Mille Acque ha concesso eguale onore a noi tutti. Non vi è nessuno più grande che possa umiliarmi o più piccolo che possa invidiarmi.
E sarò io a condurre la sua sacra armata, a uccidere il drago bianco, a distruggere la grande città e a purificare i loro corpi nel sangue.
Così come il pastore scaccia i lupi dal suo gregge, io ricaccerò gli invasori da questa terra, perché serva da eterno monito."

Detto ciò, Érinnyes ordinò a ser Fierabras di preparare sontuosi doni per il musico dei Capitoliani.
Inoltre, dispose che l'emissario venisse scortato al Castello di Carubdis perché facesse rapporto a Re Remus. Ma di questo scriveremo più avanti.

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