Le vicende di Tianheng

Le vicende di Tianheng
Le vicende di TianhengNameLe vicende di Tianheng
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyNon-Codex Series, Non-Codex Lore Item
RarityRaritystr
DescriptionUna raccolta di poesie scritte da Pingshan il Mistico. La qualità dell'opera è evidente, ed è stata una fonte d'ispirazione per i giovani poeti di Liyue.

Item Story

Primo poema
Una coppia di abitanti un dì a scacchi giocava. Ma se uno di abilità era privo, un piano all'altro mancava.
I pezzi spostavano senza alcun grazia sulla povera e triste scacchiera. Dissi allora di non saperne nulla ma... così non ridevo da un'era!

Secondo poema
Che rocce strane! Qui pianta crescer dritta non potrà mai: persin le foglie degli arbusti la natura ha ridotto a bonsai!
Dal Cor Lapis a giada splendente a cespugli che paion di seta: più d'una meraviglia vi è che i sempliciotti più anziani inquieta.

Terzo poema
I Monti di Jueyun un secondo cielo nascondono, un luogo che gli occhi mortali giammai scorgono.
Più lo si cerca, più sembra reale, perché tante bestie son di là originarie.

Quarto poema
Bianca come seta, fina come il sale, un'antichità squisita è sabbia.
I ricchi la scaccian dai propri marmi, ma a casa mia vaga libera, posso vantarmi.

Quinto poema
Un suono assale le mie orecchie: sulla scogliera s'infrangono potenti onde. Su di essa io dormo e più in basso pesco, dalle più calme sponde.
Un vicino scortese è il dio del vento, che agita forte i cieli. Manda infatti ogni cosa a gambe all'aria, e nulla vi è più che il nostro sonno tuteli.

Sesto poema
La primavera è giunta a Qingce, il profumo dei fiori riempie l'aria. Ed è ora che il mio cuore dei miei genitori la presenza sente più necessaria.
L'eulalia si agita piano nella fresca brezza autunnale. La raccolgo per creare dei nuovi vestiti prima che l'inverno la faccia gelare.

Settimo poema
Fu il Rex Lapis a erigere questa montagna e a creare la baia del mare.
Queste scogliere imponenti son maestose, e le strade sanno sempre intrattenere.

Ottavo poema
Oh, che fresca è l'ombra degli alberi quando arriva il calore estivo! Adagio il mio corpo su un letto di foglie e una brezza gentile mi culla.
Ma, ahimè, le zanzare spietate mi assalgono con fare aggressivo! Veloce rifuggo la loro persecuzione e tosto a casa ritorno.

Nono poema
Ho fatto due passi dopo mangiato al mare: calata già era la sera. Accarezzando la barba in silenzio l'infinita galassia ammiravo:
"Ma guarda, le stelle del cielo disegnano un cesto", pensavo, "impediscono alla luna di cadere nel mare, facendole da barriera".

Decimo poema
Al Pendio di Feiyun mi son ritrovato delle merci un dì ad ammirare: pietre preziose di ogni sorta, una dell'altra più costosa.
Ma perché dovrei i Mora così sperperare, restando persino senza nulla per mangiare? Meglio andare al Belvedere di Yujing per una spesa assai più gustosa.

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